I principali vantaggi di questo fluido detto “naturale” sono la grande potenza refrigerante per una potenza di compressione relativamente debole, un potenziale di eliminazione dell’ozono (ODP) pari a 0 e un potenziale di riscaldamento globale (GWP) pari a 1. Tali deboli valori di ODP e di GWP potrebbero rendere il fluido “ideale” per numerosi utilizzi. Tuttavia, l’R-744 comporta delle sfide tecnologiche legate all’attuazione e alla manutenzione e non può rispondere a tutte le applicazioni. Facciamo il punto su questa tecnologia con Jean-Yves Clairé, Ingegnere lubrificazione per ExxonMobil.
Jean-Yves Clairé, può spiegarci qual è il ruolo della lubrificazione dei compressori CO2?
J-Y.C.: Gli impianti che funzionano all’R-744 comportano tre importanti sfide tecnologiche: le pressioni messe in gioco negli impianti che funzionano a regimi di CO2 detti sub- e trans-critici, la forte solubilità della CO2 nei lubrificanti che potrebbe causare un calo eccessivo di viscosità e l’effetto solvente della CO2 che può ridurre lo spessore della pellicola lubrificante sulle componenti in movimento.
Negli impianti detti “miscelabili” (impianti concepiti sul principio della perfetta miscelazione tra il fluido refrigerante e il lubrificante), alcuni oli a base di poliestere (POE) classici mostrano i loro limiti nelle condizioni di utilizzo della CO2.
Quali soluzioni sono state sviluppate da ExxonMobil per rispondere a queste restrizioni?
J-Y.C.: Per rispondere appieno ai bisogni degli utenti, ExxonMobil ha sviluppato per i circuiti a CO2 miscelabile un olio a base di poliestere innovativo dal punto di vista tecnologico, che fa prova di elevate performance di lubrificazione.
Le caratteristiche e i vantaggi di questa nuova tecnologia a base di poliestere sono da una parte l’eccellente fluidità del lubrificante a temperatura molto bassa e il potenziale di miglioramento dell’efficacia degli evaporatori, dall’altra l’eccellente controllo della viscosità in servizio per una protezione meccanica ottimale del compressore, un prolungamento della sua durata di vita e un possibile allungamento degli intervalli di manutenzione.
Come avete proceduto alla convalida di questo nuovo prodotto?
J-Y. C. : La convalida della nuova tecnologia di POE sviluppata da ExxonMobil è stata realizzata da un importante mattatoio porcino in Bretagna. Il suo sistema di refrigerazione è costituito da un circolo CO2/ammoniaca: il circuito ammoniaca comporta 2 compressori a vite, il circuito CO2 è composto da 4 compressori a pistoni.
Dopo aver affrontato due guasti successivi dello stesso compressore che ne hanno reso ogni volta necessaria la sostituzione a causa della mancanza di lubrificazione con l’olio precedentemente utilizzato, e un intervento per sostituire i pistoni e i cilindri su un secondo compressore, i 4 compressori a pistone installati sono passati al “Mobil SHC Gargoyle 80 POE” da dicembre 2013. Il compressore che produce i gas caldi di CO2 destinati allo sbrinamento giornaliero degli evaporatori localizzati nei tunnel di surgelazione è stato il primo a essere lubrificato con olio Mobil. Le condizioni di utilizzo e di lubrificazione di questo compressore sono le più rudi con pressioni e temperature estremamente elevate. È precisamente su questo compressore fondamentale per il funzionamento del sistema di refrigerazione del mattatoio che erano stati constatati dei guasti.
Quali sono stati i risultati dei test?
J-Y.C.: La fase di test del “Mobil SHC Gargoyle 80 POE” si è conclusa con l’ispezione di ogni componente lubrificata del compressore che produce i gas caldi al momento della revisione periodica a 5.600 ore di funzionamento. Questa ispezione è stata realizzata in presenza del compressorista, della società specializzata nella manutenzione e l’utilizzo degli impianti refrigeranti industriali, del cliente, dei servizi tecnici sul campo e dei responsabili delle relazioni con i costruttori di ExxonMobil.
I partecipanti a questa revisione di compressore hanno potuto constatare le eccellenti condizioni generali di tutte le componenti meccaniche lubrificate e in particolare il buono stato dei pezzi relativi al pistone n°1, quello che subiva le condizioni di temperatura e di pressione più elevate su questo tipo di macchina. Ogni componente era rivestita da una pellicola lubrificante ed era di bell’aspetto, a differenza di quelle che utilizzavano il precedente olio che presentavano tracce di usura e un aspetto secco. Il tutto nelle stesse condizioni di utilizzo.
Per fare un esempio della buona performance della lubrificazione su questo compressore a pistone lubrificato con “Mobil SHC Gargoyle 80 POE”, i tenori in metallo d’usura in ferro e in alluminio erano rispettivamente di 13 mg/kg (ppm) e di 3 mg/kg (ppm) dopo 5.600 ore di funzionamento. Questi deboli tenori in metalli d’usura sono particolarmente importanti per i compressori a pistoni.
Dal punto di vista economico, quali sono i vantaggi di questo lubrificante per l’utilizzatore dell’impianto
J-Y.C.: A causa della buona tenuta meccanica delle componenti lubrificate, l’utilizzo di Mobil SHC Gargoyle 80 POE permette di portare le revisioni periodiche a 6.000 ore con un obiettivo a 8.000 ore, mentre con l’olio precedente, il costruttore aveva raccomandato una riduzione delle revisioni a 4.500 ore. Questo allungamento degli intervalli di funzionamento tra le revisioni periodiche permette a questo mattatoio di ridurre i costi di manutenzione di 2.640 euro a compressore all’anno, cioè una riduzione di 10.560 euro all’anno per tutto il parco compressori a pistoni che funzionano a CO2 sulla base d’ispezioni periodiche ogni 6.000 ore.
Per quanto riguarda l’efficacia energetica del sistema, questo nuovo prodotto apporta dei miglioramenti?
J-Y.C.: Oltre al maggiore intervallo di manutenzione, è stata misurata una riduzione della potenza elettrica dai 2 ai 3 kW su una media di 100 kW consumati in condizioni di utilizzo e di carica simili al compressore “gas caldo”, elemento chiave di questo impianto bretone. Il risparmio si eleva a 599 euro all’anno a compressore. La spiegazione si trova nella riduzione del coefficiente di trazione (che caratterizza lo sfregamento interno delle molecole di olio al momento del deflusso del lubrificante sotto forte pressione) di “Mobil SHC Gargoyle 80 POE” rispetto all’olio precedentemente utilizzato. Questa economia di energia è in relazione diretta con la riduzione del coefficiente di trazione delle molecole di tecnologia POE innovativa: riduzione delle perdite di energia interne a causa dell’attrito all’interno del lubrificante e aumento del lavoro meccanico a consumo elettrico identico.
Quali sono le conclusioni di questo test in situazione reale?
J-Y.C.: Nel riassunto 1, Mobil SHC Gargoyle 80 POE permette una diminuzione dei costi di manutenzione grazie a un più ampio intervallo dei controlli periodici dei compressori e un miglioramento della produttività grazie a una riduzione dei costi energetici. In termini di sicurezza, si riducono al minimo gli interventi degli operatori grazie a intervalli più ampi di ispezioni periodiche dei compressori. A livello ambientale, si nota una riduzione dei rifiuti grazie a una diminuzione del numero dei cambi d’olio grazie all’allungamento della durata di vita delle cariche di lubrificante in servizio.
Infine, a livello della produttività, constatiamo un aumento di 10.560 euro annui sulla base di ispezioni periodiche ogni 6.000 ore e una riduzione della potenza consumata per compressore, a carica equivalente dal 2 al 3% della potenza elettrica consumata
JEAN-YVES CLAIRÉ, INGENERE LUBRIFICAZIONE -EXXONMOBIL
1 Questo riassunto è stato stabilito sulla base di un test sul campo realizzato con “Mobil SHC Gargoyle 80 POE” su un mattatoio che utilizza 4 compressori a pistoni che funzionano a CO2 tra dicembre 2013 e aprile 2015. I risultati attuali possono subire variazioni in funzione del tipo di impianto in servizio, della sua manutenzione, delle sue condizioni di funzionamento, del suo ambiente e dei lubrificanti precedentemente utilizzati. In caso di dubbio, consultare il manuale di manutenzione fornito dal costruttore.
Il lavoro di convalida è stato riconosciuto e convalidato dai responsabili del sito industriale ed è stato oggetto di una prova di performance disponibile sul sito www.mobilindustrial.com.
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