La società
La società Griffiths Air Conditioning, creata nel 1999, è specializzata nella climatizzazione e nell’installazione di pompe di calore. Negli ultimi anni, si è sviluppata sul mercato delle energie rinnovabili, installando pannelli solari (fotovoltaici e termici), pompe di calore geotermiche, ecc.
Così, quando Robert McAlpine, già cliente per la climatizzazione della società Griffiths, ha avuto dei problemi con un impianto solare termico installato in una residenza privata nella contea di Rutland (Vermont), ha in tutta naturalezza contattato un ingegnere di Griffiths.
L’impianto
Esaminando l’impianto, l’ingegnere ha scoperto che il fluido termovettore (a base di MPG) inizialmente utilizzato nel circuito si era deteriorato e aveva assunto l’aspetto di un residuo colloso simile al catrame. Tale problema può prodursi quando un edificio non è occupato, ma continua a ricevere energia solare. In quanto il calore non può essere evacuato, l’impianto chiude la pompa e la temperatura del fluido aumenta in maniera progressiva, fino al degrado. In questo caso preciso, si è poi scoperto che la trappola vapore utilizzata al momento dell’installazione era insufficiente e che il fluido aveva stagnato a causa delle sacche d’aria. Era questa la causa del disfunzionamento della pompa.
La soluzione
Fino a poco tempo fa, l’unica soluzione per risolvere il problema era la sostituzione completa dei pannelli e degli altri elementi del circuito, operazione che poteva rivelarsi costosa. Griffiths Air Conditioning ha utilizzato SolRnett, un prodotto ideato da Climalife: “È Climalife che qualche tempo fa ci ha raccomandato SolRnett, e noi ci fidiamo di loro. Sapevano che SolRnett sarebbe stata la soluzione più efficacie per risolvere il problema”, ha dichiarato Matt Young, Direttore tecnico di Griffiths Air Conditioning.
Il prodotto ha avuto un effetto spettacolare sull’impianto: lo ha pulito e ha permesso all’ingegnere di riempirlo di un nuovo fluido termovettore. Una trappola vapore appropriata ha permesso inoltre di assicurarsi che non vi fossero sacche d’aria nel circuito.
Matt Young spiega: “È stato molto facile utilizzare SolRnett: prima di tutto abbiamo pulito l’impianto con dell’acqua, che dopo tale operazione risultava pur sempre limpida, per cui non aveva eliminato alcun residuo. Successivamente abbiamo seguito la scheda tecnica di SolRnett e, non appena il prodotto è stato aggiunto all’acqua, la soluzione è diventata nera, mostrando che il prodotto stava funzionando. (…) Abbiamo lasciato circolare la soluzione per circa un’ora e, una volta svuotato l’impianto, ci siamo resi conto che SolRnett aveva completamente neutralizzato il glicole deteriorato. Non incollava più neanche al tatto. ”
SolRnett è stato formulato da Climalife per pulire gli impianti solari termici nei quali il fluido utilizzato si è deteriorato o “caramellato”. SolRnett elimina i depositi catramosi e permette di rimettere in funzione l’impianto in modo semplice ed economico. Il prodotto è disponibile in tutta Europa presso Climalife.
“Se dovessimo incontrare un problema simile, utilizzeremo di nuovo SolRnett senza esitazione. Utilizzeremo inoltre il fluido termovettore Greenway® Neo, in quanto è stato concepito per funzionare a temperature più elevate e si deteriora meno di un glicole tradizionale. In questo caso non è stato possibile utilizzare Greenway in quanto l’utilizzatore finale aveva già acquistato un altro prodotto”.
John Westerman, specialista in energie rinnovabili per Climalife UK, ha dichiarato: “Gli impianti solari termici diventano sempre più popolari, ma a volte si osservano dei blocchi causati dal degrado prematuro del fluido termovettore. Tale studio di caso mostra l’eccellente performance della nostra soluzione SolRnett, che permette di pulire perfettamente il sistema per poi riempirlo con un fluido termovettore di buona qualità”.