La società, creata nel 2011, possiede 5 dipendenti: un geologo, un tecnico e 3 operai.
GEO-GREEN opera nell’ambito di 2 attività:
energetica, che rappresenta il 75% del fatturato e comprende la perforazione geotermica e la costruzione di pozzi d’acqua;
ambientale, che si occupa del disinquinamento dei terreni inquinati e delle falde acquifere sotterranee.
GEO-GREEN è specializzata nell’installazione di impianti geotermici chiusi.
Si tratta di impianti in cui non si pompa acqua nella falda sotterranea per scaricarla. Sono impianti completamente chiusi, che pertanto non hanno alcuna interazione con l’esterno se non con uno scambio di calore. Si tratta di sonde verticali di profondità compresa tra gli 80 e i 150 m. Queste sonde geotermiche rappresentano l’approvvigionamento di energia rinnovabile che viene fornito alla pompa di calore, la quale trasforma questo calore in freddo o in calore sfruttabile da un edificio.
Eseguo perforazioni, posiziono l’impianto di scambio geotermico (sonde) e lo collego alla pompa di calore, che viene fornita dall’azienda di riscaldamento. Prima di tutto, effettuo un lavoro di dimensionamento dell’impianto geotermico. Infatti, essendo geologo di formazione, analizzo il potenziale geotermico del sottosuolo in corrispondenza del sito in cui si lavora e analizzo anche i vincoli spaziali, ambientali, ecc. per dimensionare il tipo di impianto geotermico da installare. Quindi, lo posiziono e lo metto in funzione fino al momento in cui si preme il pulsante della pompa di calore per fare circolare il tutto.
Lavoro con un esclusivo sistema brevettato, composto da sonde ad alta efficacia in acciaio inossidabile.
Si tratta di sonde coassiali, in cui il tubo interno è realizzato in polietilene, mentre quello esterno è in acciaio inossidabile. Il polietilene è un isolante termico, mentre l’acciaio è un conduttore ed è grazie a questo acciaio che la sonda coassiale è più efficace.
Acquisto il refrigerante puro o diluito a seconda delle mie esigenze e della capacità di stoccaggio.
Se acquisto il tutto già pronto, si tratta di piccole quantità. Se invece acquisto un cubitainer intero, preferisco il Greenway® Neo puro e l’acqua distillata. Quindi, preparo le miscele in funzione delle specifiche del cliente o dell’azienda di riscaldamento.
Ho deciso una volta per tutte di utilizzare soltanto il Greenway® Neo di Climalife.
Infatti, si tratta del prodotto che, a mio avviso, offre il compromesso ambientale e tecnico più accettabile.
Agli occhi dei miei clienti, faccio la differenza.
Fortunatamente Climalife mi aiuta nel fare la differenza con il colore del termovettore. Il Greenway® Neo è verde, mentre il refrigerante classico è rosso. Siccome il cliente crede soltanto a ciò che vede, posso mostrargli la differenza tra questo refrigerante e gli altri.
Nel mio lavoro, orientato al rispetto del pianeta e dell’ambiente, mi sembra assurdo proporre prodotti non biodegradabili e meno rispettosi dell’ambiente di quanto lo sia il Greenway® Neo.
Gli impianti geotermici mettono alla nostra portata un’energia rinnovabile proveniente dal calore del sottosuolo. Questi impianti rappresentano la soluzione ideale per liberarsi dalle energie fossili.
Quindi, per essere coerenti con il progetto, mi sembra normale che se il cliente adotta un approccio energetico ecologico, gli si fornisca necessariamente un refrigerante caratterizzato ad un’elevata qualità ambientale.
Il cliente conosce la mia scelta in fatto di refrigerante e, in ogni caso, non gli lascio altre alternative! È comunque un peccato che il cliente non abbia l’occasione di confrontarlo.
Lavoro con pompe di calore da 6 kW a 70 kW.
I cantieri più importanti sono soprattutto cantieri pubblici, in cui l’appalto viene vinto dall’offerta più economica e dove faccio leggermente più fatica a vendere la qualità. Il privato è molto più sensibile ad un approccio ecologico rispetto al pubblico. Anche nel caso in cui per il pubblico si tratti di una scelta volontaria, per il privato è ben più di una volontà: è un modo di vivere.
I miei clienti sono privati, liberi professionisti e uffici, in quanto la geotermia è l’unica tecnica che consente di produrre freddo e caldo e in cui il freddo è estremamente economico rispetto ad altre tecniche. Così facendo, si evita di installare moduli di climatizzazione sulle facciate degli edifici, che rappresentano elementi di disturbo sia estetici che acustici.
Utilizzo regolarmente la scheda tecnica di Greenway® Neo.
In funzione delle specifiche e a seconda del punto di congelamento (-10, -15 o -20 °C), calcolo le necessarie proporzioni ed eseguo un test con un rifrattometro, per verificare la qualità del prodotto che andrò a installare.
In Belgio, gli installatori di impianti termici che vendono il refrigerante si approvvigionano dalle aziende che vendono le pompe di calore.
Sono i produttori di pompe di calore che vendono il prodotto. Questi refrigeranti portano la marca dei produttori, che non effettuano una buona comunicazione sulla qualità di questi prodotti. Questa mancanza di chiarezza a livello di informazioni mi porta a scegliere l’approvvigionamento diretto presso i produttori di refrigeranti, dai quali è molto più facile ottenere le informazioni tecniche e conoscere il vero nome del prodotto utilizzato, anziché un secondo nome, ovvero quello di chi produce la pompa di calore. Grazie a Climalife, è possibile proporre la qualità, sapere ciò che si utilizza e venderlo al giusto prezzo, dato che vi sono meno intermediari. Si tratta di un percorso commerciale molto più sano.
Ho scelto il Greenway® Neo perché avevo sentito parlare di Climalife.
Quindi, ho cercato su internet e ho chiesto al Sig. Put, responsabile commerciale della regione di Bruxelles, Vallonia e Granducato di Lussemburgo, di presentarmi il Greenway® Neo.
Una volta che la pompa di calore è in funzione, non vi è alcuna manutenzione da effettuare.
Non si sente più parlare del cliente per 20 anni. Ancora non effettuiamo analisi dei refrigeranti, dato che sono soltanto 5 anni che lavoriamo in questo modo. Quindi, non posso ancora ragionare con il senno di poi. Ma la durata di un’acqua glicolata, ad esempio, in un pannello solare non è la stessa di quella offerta dalla geotermia, in quanto in un impianto solare le differenze di temperatura sono enormi (da -20 °C a oltre 100 °C), mentre per la geotermia vi è uno scarto termico massimo di 10 °C (da 12 a 3 °C circa). A seguito di queste variazioni di temperatura molto lievi, il prodotto si degrada molto meno rapidamente. Ho intenzione di rivolgermi al Sig. Put per vedere l’evoluzione del Greenway® Neo nel tempo per i miei primi cantieri e desidero chiedergli un’analisi del Greenway® Neo. In questo modo, potrò dimostrare ulteriormente ai clienti la qualità del mio lavoro.
Sì, raccomanderei il Greenway® Neo perché è un buon prodotto!
Anzi no, non raccomanderei il Greenway® Neo perché vorrei essere l’unico a proporlo! Mantengo un po’ di riservatezza sui prodotti che utilizzo: li valorizzo agli occhi degli architetti e dei clienti, ma non mi va molto a genio che i miei concorrenti mi copino.